OLIO PER PESCE

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OLIO PER PESCE

€15.00

Ottenuto dall’infusione di piante aromatiche dell’orto con il nostro Olio Extra Vergine d’Olivo. Utile soprattutto per condire, a caldo o a crudo, piatti di pesce ai quali conferisce un piacevole aroma che ne arricchisce il gusto. Le erbe aromatiche utilizzate per aromatizzare l'olio conferiscono alle pietanze un sapore unico e inconfondibile. Ad esempio, il basilico conferisce un aroma fresco e mediterraneo, l'aglio un sapore deciso e pungente, il finocchio un aroma delicato e dolce, l'origano un sapore intenso e speziato, il prezzemolo un aroma fresco e vegetale, il rosmarino un aroma intenso e balsamico, e il timo un aroma fresco e erbaceo.

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Olio aromatizzato per condimenti pesce (45)

INGREDIENTI:

Olio extra vergine d’oliva, Ocimum basilicum, Carum carvi, Allium schoenoprasum, Foeniculum vulgare, Origanum majorana, Petroselinum arvense, Rosmarinus officinalis, Thymus vulgaris.

Flacone da 200ml

EAN 8059006720056

PIANTE UTILIZZATE:

Basilico, Carvi, Aglio, Finocchio, Origano, Prezzemolo, Rosmarino, Timo..


BASILICO
(Ocimum basilicum)

Il basilico è noto per il suo sapore fresco e piccante, che lo rende un'aggiunta ideale a una varietà di piatti. Ha un alto contenuto di vitamina K, potassio e manganese. Il basilico ha anche proprietà antiossidanti e antibatteriche. I primi riferimenti all'uso del basilico in cucina si trovano in India, dove la pianta è stata coltivata per secoli per le sue proprietà medicinali e aromatiche. I greci e gli egiziani importarono il basilico dall'India e lo usarono in una varietà di piatti, tra cui insalate, zuppe e salse. Nel Medioevo, il basilico era considerato una pianta sacra e veniva spesso usata nei rituali religiosi. Era anche usato come ingrediente in molti rimedi casalinghi per il mal di stomaco, il raffreddore e le infezioni. Nel Rinascimento, il basilico iniziò a guadagnare popolarità come erba aromatica in cucina. La sua fragranza fresca e il sapore piccante lo resero un'aggiunta ideale a una varietà di piatti, tra cui la salsa pesto, la pizza e il pollo al limone. Oggi, il basilico è una delle erbe aromatiche più popolari al mondo. Viene utilizzato in una varietà di cucine, tra cui quella italiana, asiatica e mediterranea.


CARVI (Carum carvi)
volgarmente chiamato CUMINO

L'uso in cucina del carvi che conosciamo meglio come cumino dei prati, è documentato fin dall'antichità. I Romani lo usavano per aromatizzare il pane, il formaggio e le zuppe. I Greci lo impiegavano per preparare il garum, una salsa fermentata a base di pesce. Nel Medioevo, il carvi era una delle spezie più comuni in Europa. Veniva utilizzato per aromatizzare una varietà di piatti, tra cui zuppe, salse, carni, pesce e verdure. Nel Rinascimento, il carvi iniziò a perdere popolarità a favore di altre spezie, come il pepe e la noce moscata. Tuttavia, continuò ad essere utilizzato in alcune regioni dell'Europa, come la Germania, l'Austria e la Scandinavia. Nel XIX secolo, il carvi tornò a essere più popolare. Venne impiegato per aromatizzare il pane, i dolci e le bevande alcoliche. Il carvi ha un sapore aromatico e leggermente amarognolo. Si sposa bene con piatti dal sapore ricco e deciso. Il carvi è una spezia versatile che può essere utilizzata per aromatizzare una varietà di piatti. Con un po’ di sperimentazione, è possibile scoprire nuovi modi per utilizzare questa spezia aromatica.


AGLIO
(Allium schoenoprasum)

L'aglio è una pianta erbacea bulbosa originaria dell'Asia centrale. È noto per il suo sapore forte e caratteristico che lo rende un ingrediente versatile in cucina. E’ stato utilizzato come alimento e come medicinale per migliaia di anni. Le prime prove dell'uso dell'aglio in cucina risalgono al 4000 a.C., quando veniva coltivato in Cina. Utilizzato nell'antica Egitto, dove era considerato un alimento sacro e veniva utilizzato in molti rituali religiosi. Nell'antica Grecia, l'aglio era considerato un afrodisiaco e veniva spesso consumato prima dei banchetti. I romani usavano l'aglio per insaporire le loro pietanze e per prevenire le malattie. Durante il Medioevo, l'aglio era un alimento essenziale nella dieta dei contadini. Era utilizzato per insaporire le zuppe, le salse e i piatti di carne. L'aglio era anche utilizzato come rimedio medicinale per una varietà di disturbi, tra cui il raffreddore, la tosse e l’influenza. L’aglio ha un sapore forte e caratteristico che può essere sia dolce che piccante. Il sapore dell'aglio è dovuto alla presenza di composti solforici, che si sviluppano quando l'aglio viene tagliato o schiacciato.



FINOCCHIO
(Foenicolum vulgare)

L'uso del finocchio in cucina ha una lunga storia che risale all'antichità. I semi di finocchio erano già conosciuti e utilizzati dagli egizi che li consideravano un potente afrodisiaco. I Greci e i romani, invece, usavano il finocchio come condimento e per le sue proprietà medicinali. Nel Medioevo era ancora ampiamente utilizzato in cucina, sia in forma di semi che di bulbi. I semi venivano utilizzati per aromatizzare i piatti di carne e pesce, mentre i bulbi venivano consumati crudi, cotti o conservati sotto aceto. Nel Rinascimento, il finocchio iniziò a essere utilizzato anche in forma di infuso o tisana, per le sue proprietà digestive e carminative. Nel XVI secolo, il medico e botanico italiano Pietro Andrea Mattioli scrisse che il finocchio era "un ottimo cibo per lo stomaco e il fegato" e che "aiuta a liberare l'intestino da gas e flatulenza”. Nel XIX secolo, il finocchio iniziò a diffondersi anche in America, dove fu utilizzato in cucina soprattutto per preparare insalate e zuppe. Oggi è un ingrediente comune in molte cucine del mondo. In Italia, è utilizzato in piatti tradizionali. È una buona fonte di fibre, potassio, vitamina C e vitamina K.


ORIGANO
(Origanum majorana)

L'origano è una spezia aromatica originaria del Mediterraneo, utilizzata in cucina da secoli. I primi riferimenti all'uso dell'origano in cucina risalgono alla Grecia antica, dove era noto come "origanon", che significa "piacere della montagna". I greci usavano l'origano per aromatizzare una varietà di piatti, tra cui carne, pesce, verdure e insalate. Anche i romani erano anche grandi fan dell'origano. Lo usavano per condire il loro tipico "garum", una salsa a base di pesce fermentato. L'origano continuò a essere utilizzato in cucina durante il Medioevo e il Rinascimento. Nel Medioevo l’origano era una delle spezie più popolari in Europa. Era usato per aromatizzare una varietà di piatti, tra cui carne, pesce, verdure e stufati. Nel Rinascimento iniziò a essere utilizzato anche in Italia. I cuochi italiani erano particolarmente apprezzati per il loro uso dell'origano, che è diventato una spezia fondamentale della cucina italiana. Oggi è una delle spezie più popolari al mondo.


PREZZEMOLO
(Petroselinum arvense)

I primi a coltivare il prezzemolo furono gli Etruschi, che lo consideravano una pianta magica e lo utilizzavano nei riti propiziatori. I Greci, invece, lo associavano alla loro mitologia e all'eroe greco Archemonus, utilizzandolo per decorare il capo durante i banchetti, convinti che il suo profumo allontanasse gli spiriti maligni. Gli antichi Romani, invece, impiegavano il prezzemolo sia all'interno delle pietanze che per adornare le tombe dei defunti, in quanto si credeva che portasse fortuna al defunto nel mondo dei morti. Era utilizzato anche per aromatizzare il vino e la birra, e per preparare unguenti e profumi. Nel Medioevo, il prezzemolo perse l'accezione simbolica e mitica diventando un alimento d'uso abituale in cucina. Da qui il detto “essere come il prezzemolo”, che significa essere presente ovunque. In Italia, il prezzemolo è una delle erbe aromatiche più utilizzate in cucina. Viene utilizzato per aromatizzare un'ampia varietà di piatti, sia salati che dolci. È un ingrediente essenziale per la preparazione di molti piatti tipici italiani, come la caprese, la pasta al pesto, il minestrone e la pizza. E’ una pianta ricca di proprietà nutritive. È una buona fonte di vitamina C, vitamina A, potassio e ferro. Ha anche proprietà antiossidanti e antibatteriche.


ROSMARINO
(Rosmarinus officinalis)

Il rosmarino è un'erba aromatica perenne originaria del bacino del Mediterraneo. Gli antichi greci usavano il rosmarino per aromatizzare i loro piatti e lo consideravano anche una pianta medicinale con proprietà curative. Il rosmarino era infatti usato per trattare una varietà di disturbi, tra cui dolori muscolari, mal di testa e indigestione. I romani lo usavano per aromatizzare i loro vini e lo consideravano anche un simbolo di amore e fedeltà. Il rosmarino era spesso portato come ornamento dai giovani sposi e veniva anche utilizzato nei rituali religiosi. Nel Medioevo era considerato una pianta sacra e veniva spesso usato nei rituali religiosi. Era anche usato come ingrediente in molti rimedi casalinghi per il mal di stomaco, il raffreddore e le infezioni. Nel Rinascimento, il rosmarino iniziò a guadagnare popolarità come erba aromatica in cucina. La sua fragranza fresca e il sapore pungente lo resero un'aggiunta ideale a una varietà di piatti, tra cui carni, pesce, verdure e insalate. Oggi è una delle erbe aromatiche più popolari al mondo. Viene utilizzato in una varietà di cucine, tra cui quella italiana, mediterranea e francese. Il rosmarino ha un sapore pungente e aromatico che lo rende un'aggiunta ideale a una varietà di piatti. Ha anche un alto contenuto di antiossidanti, che possono aiutare a proteggere le cellule dai danni.


TIMO
(Thymus vulgaris)

L'uso in cucina del timo ha una storia lunga e ricca che risale a migliaia di anni fa. Le prime prove dell'uso del timo come spezia si trovano in Egitto, dove veniva utilizzato già nel 3000 a.C. Il timo era anche conosciuto nell'antica Grecia e Roma, dove veniva utilizzato in una varietà di piatti, tra cui carne, pesce, verdure e insalate. Nel Medioevo era una delle spezie più popolari in Europa. Veniva utilizzato in una varietà di piatti, tra cui zuppe, stufati, salse e marinate. Il timo era anche utilizzato per conservare carne e pesce. Nel Rinascimento divenne ancora più popolare, iniziò ad essere utilizzato ad essere utilizzato nella preparazione di piatti dolci, come torte e biscotti. Nel XIX secolo, il timo divenne ancora più accessibile, grazie all'aumento del commercio internazionale. Iniziò ad essere utilizzato in una varietà di piatti di tutto il mondo, da quelli tradizionali a quelli moderni. Il timo è noto per il suo sapore aromatico e terroso, e può aggiungere un tocco di sapore a qualsiasi piatto.

Aroma che arricchisce il gusto e ne migliora la sapidità.
— :)

OLIO AROMATIZZATO

Le origini dell’olio d’oliva

L’origine si perde nella notte dei tempi, tracce storiche si hanno sin dal V millennio A.C. Chi ha iniziato la coltivazione, la conservazione e l’utilizzo sono stati da prima gli Egiziani che asserivano che l’Olio di Oliva conferisse forza e giovinezza. Già da allora arricchivano l’olio con spezie, fiori e piante aromatiche (viene riportato nel papiro di Ebers 1550 A.C. e in quello di Smith 1500 A.C.). Poi i Greci ed i Romani che misero a punto le prime tecniche di produzione e conservazione dell’olio d’oliva extravergine, tecniche che per secoli rimasero invariate. La stessa diffusione della pianta si deve principalmente proprio a questi due popoli che, nel corso delle espansioni dei loro im-peri, esportarono la pianta tanto amata. E’ opera dei Monaci se oggi, fortunatamente, la produzione di olio d’oliva prospera ed è ormai diventato una parte insostituibile della dieta mediterranea. Furono proprio i monaci coloro che più di tutti conservarono e successivamente diffusero le antiche pratiche e conoscenze sulla coltivazione degli ulivi. Fu nel XII che i monaci iniziarono il recupero degli uliveti contribuendo a riportare l’Olio d’Oliva al centro dell’alimentazione. Da allora ad oggi, i monaci, seguendo la loro regola “Ora et Labora” continuano a prendersi cura degli uliveti dei monasteri, nel pieno rispetto della natura e delle tradizioni.

OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA FONTE DI SALUTE E BENESSERE

Le teorie sui benefici dell’olio d’oliva per la salute si sprecano fin dall’antichità, ma è solo nell’ultimo secolo che la scienza ha confermato queste tesi. Innanzitutto è ricco di grassi insaturi, che favoriscono l’eliminazione del colesterolo, diminuendo le possibilità di ictus, infarto e arteriosclerosi. In più, grazie all’elevata quantità di vitamina E, polifenoli, fitosteroli, clorofille e carotenoidi, l’olio è in grado di rallentare l’azione dei radicali liberi, rendendolo un vero e proprio “Elisir di eterna giovinezza”! Alcune recenti ricerche hanno dimostrato perfino che un consumo abituale di olio d’oliva previene la formazione di tumori al colon e alla mammella.
(Extra-Virgin Olive Oil from Apulian Cultivars and Intestinal Inflammation Marica Cariello, Annalisa Contursi, Raffaella Maria Gadaleta, Elena Piccinin, Stefania De Santis, Marilidia Piglionica, Ada Fiorenza Spaziante, Carlo Sabbà, Gaetano Villani, and Antonio Moschetta, PUBMED Natural Library Of Medicine).