PROPOLI IN IDROMELE
PROPOLI IN IDROMELE
Il propoli è un prodotto naturale che svolge un ruolo fondamentale nella protezione della salute della colonia delle api. Grazie alle sue proprietà antisettiche, inibisce i processi fermentativi di sostanze estranee (come piccoli corpi animali) e impedisce la proliferazione dei rifiuti cellulari nei favi dove sono state allevate uova e larve. In questo modo, contrasta lo sviluppo della microflora saprofita all’interno dell’alveare.
Propoli in Idromele (40).
Flacone da 100ml. Raccomandato dai monaci.
EAN 8059006720889
UTILIZZO: La mattina, a digiuno, prima di ogni altra attività.
Agitare la bottiglia prima di adoperare il prodotto, poi, un cucchiaino da te in 2 dita d’acqua, la quantità massima di assorbimento dell’organismo. Mantenere qualche minuto in bocca prima di deglutire.
PROPOLI
Un ruolo protettivo unico
A differenza del miele, del nettare, del polline, della pappa reale e della cera — che costituiscono la base materiale della vita della colonia — il propoli ha una funzione più discreta, ma essenziale: quella di protezione e conservazione. È un mastice naturale che le api utilizzano per sigillare fessure, rivestire superfici interne e isolare l’ambiente dell’alveare da agenti patogeni esterni. La sua presenza garantisce uno spazio pulito, sterile e sicuro in cui le api possano svolgere le loro attività.
COMPOSIZIONE CHIMICA
Il propoli è un fitocomplesso ricco e variegato, la cui efficacia farmacologica è dovuta alla presenza di numerose sostanze attive.
Componenti principali:
Resine e balsami: 50–55%
Cera: 25–35%
Oli essenziali e sostanze volatili: 10%
Polline: 5%
Materiali organici e minerali: 5%
Frazione gommo-balsamica:
Contiene:
Terpeni
Polisaccaridi e acidi uronici
Acidi aromatici: benzoico, cinnamico
Aldeidi aromatiche: vanillina
Acidi fenolici: caffeico, ferulico, cumarico (e relativi esteri)
Cumarine
Frazione cerosa:
Include:
Acidi grassi: es. acido miristico
Ossiacidi e lattoni
Acetossibetulenolo, xantorreolo, pterostilbene, acido sorbico
Aminoacidi e vitamine: gruppo B, C, E
Frazione polifenolica:
Composta da:
Flavoni, flavonoli, flavononi
Tra cui:
Crisina
Galangina
Pinocembrina
Quercetina
Pinobanksina
Sakuranetina
Kempferide
E molti altri
Minerali e oligoelementi:
Alluminio
Bario
Calcio
Cromo
Cobalto
Rame
Ferro
Manganese
Nichel
Piombo
Silicio
Zinco
E altri in tracce (es. Vanadio, Titanio, Stronzio)
PROPRIETÀ TERAPEUTICHE
Le qualità farmacologiche del propoli derivano dalla sua ricchissima composizione. Fin dall’antichità, il propoli è stato utilizzato per curare infezioni e infiammazioni. Tuttavia, è solo negli ultimi decenni che la medicina moderna ne ha confermato l’efficacia, in particolare la sua:
Azione antibatterica
Azione antivirale
Azione antinfiammatoria
Azione cicatrizzante e rigenerativa dei tessuti
Azione immunostimolante
Oggi è impiegato con ottimi risultati nel trattamento di disturbi:
Oftalmologici
Stomatologici
Dermatologici
Otorinolaringoiatrici
Grazie ai suoi flavonoidi, acidi aromatici, vitamine e minerali, il propoli è considerato uno dei rimedi naturali più versatili e preziosi.
Fonte: “Apiterapia” – Umberto Nardi, Ed. Aporie
IDROMELE
L’idromele è bevanda ottenuta dalla fermentazione del miele e dell'acqua, vanta una storia lunga e affascinante che si intreccia con le antiche civiltà e le loro mitologie. Tracce di questa bevanda risalgono a ben 7.000 anni fa, come testimoniano residui scoperti in vasellame neolitico in Cina. Presso diverse culture antiche, l'idromele era considerato un elisir divino, associato a immortalità, forza e guarigione. Nella mitologia greca, il dio Dioniso era venerato come divinità del vino e dell'idromele, mentre i Vichinghi lo consideravano la bevanda prediletta di Odino e degli Einherjar, i guerrieri valorosi caduti in battaglia. Oltre al suo valore simbolico, l'idromele svolgeva un ruolo importante nella vita quotidiana di diverse popolazioni. Era consumato durante festeggiamenti, riti propiziatori e cerimonie funebri. La sua produzione e il commercio del miele favorivano gli scambi tra culture diverse, diffondendo conoscenze e tradizioni. Nel Medioevo, l'idromele era una bevanda popolare in tutta Europa, apprezzata da nobili e popolani. Con l'affinamento delle tecniche di produzione vinicola, l'idromele perse gradualmente il suo primato, pur mantenendo un ruolo importante in alcune regioni. Negli ultimi decenni, l'idromele ha vissuto una rinascita, grazie all'impegno di appassionati e apicoltori che ne riscoprono antiche ricette e ne propongono nuove varianti. Oggi l'idromele è apprezzato da intenditori e curiosi in tutto il mondo, che ne valorizzano il gusto unico e la ricca storia. L'idromele rappresenta più di una semplice bevanda: è un viaggio attraverso il tempo, un ponte tra culture diverse e un legame con la storia e le tradizioni del mondo. Un nettare antico che continua ad affascinare e conquistare il palato degli intenditori.