PROPOLI IN IDROMELE

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PROPOLI IN IDROMELE

€16.00

Il propoli è un prodotto naturale che svolge un ruolo fondamentale nella protezione della salute della colonia delle api. Grazie alle sue proprietà antisettiche, inibisce i processi fermentativi di sostanze estranee (come piccoli corpi animali) e impedisce la proliferazione dei rifiuti cellulari nei favi dove sono state allevate uova e larve. In questo modo, contrasta lo sviluppo della microflora saprofita all’interno dell’alveare.

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Propoli in Idromele (40).

Flacone da 100ml. Raccomandato dai monaci.

EAN 8059006720889

UTILIZZO: La mattina, a digiuno, prima di ogni altra attività.
Agitare la bottiglia prima di adoperare il prodotto, poi, un cucchiaino da te in 2 dita d’acqua, la quantità massima di assorbimento dell’organismo. Mantenere qualche minuto in bocca prima di deglutire.


PROPOLI

Un ruolo protettivo unico

A differenza del miele, del nettare, del polline, della pappa reale e della cera — che costituiscono la base materiale della vita della colonia — il propoli ha una funzione più discreta, ma essenziale: quella di protezione e conservazione. È un mastice naturale che le api utilizzano per sigillare fessure, rivestire superfici interne e isolare l’ambiente dell’alveare da agenti patogeni esterni. La sua presenza garantisce uno spazio pulito, sterile e sicuro in cui le api possano svolgere le loro attività.

COMPOSIZIONE CHIMICA

Il propoli è un fitocomplesso ricco e variegato, la cui efficacia farmacologica è dovuta alla presenza di numerose sostanze attive.

Componenti principali:

  • Resine e balsami: 50–55%

  • Cera: 25–35%

  • Oli essenziali e sostanze volatili: 10%

  • Polline: 5%

  • Materiali organici e minerali: 5%

Frazione gommo-balsamica:

Contiene:

  • Terpeni

  • Polisaccaridi e acidi uronici

  • Acidi aromatici: benzoico, cinnamico

  • Aldeidi aromatiche: vanillina

  • Acidi fenolici: caffeico, ferulico, cumarico (e relativi esteri)

  • Cumarine

Frazione cerosa:

Include:

  • Acidi grassi: es. acido miristico

  • Ossiacidi e lattoni

  • Acetossibetulenolo, xantorreolo, pterostilbene, acido sorbico

  • Aminoacidi e vitamine: gruppo B, C, E

Frazione polifenolica:

Composta da:

  • Flavoni, flavonoli, flavononi

    Tra cui:

    • Crisina

    • Galangina

    • Pinocembrina

    • Quercetina

    • Pinobanksina

    • Sakuranetina

    • Kempferide

    • E molti altri

Minerali e oligoelementi:

  • Alluminio

  • Bario

  • Calcio

  • Cromo

  • Cobalto

  • Rame

  • Ferro

  • Manganese

  • Nichel

  • Piombo

  • Silicio

  • Zinco

  • E altri in tracce (es. Vanadio, Titanio, Stronzio)

PROPRIETÀ TERAPEUTICHE

Le qualità farmacologiche del propoli derivano dalla sua ricchissima composizione. Fin dall’antichità, il propoli è stato utilizzato per curare infezioni e infiammazioni. Tuttavia, è solo negli ultimi decenni che la medicina moderna ne ha confermato l’efficacia, in particolare la sua:

  • Azione antibatterica

  • Azione antivirale

  • Azione antinfiammatoria

  • Azione cicatrizzante e rigenerativa dei tessuti

  • Azione immunostimolante

Oggi è impiegato con ottimi risultati nel trattamento di disturbi:

  • Oftalmologici

  • Stomatologici

  • Dermatologici

  • Otorinolaringoiatrici

Grazie ai suoi flavonoidi, acidi aromatici, vitamine e minerali, il propoli è considerato uno dei rimedi naturali più versatili e preziosi.

Fonte: “Apiterapia” – Umberto Nardi, Ed. Aporie

IDROMELE

L’idromele è bevanda ottenuta dalla fermentazione del miele e dell'acqua, vanta una storia lunga e affascinante che si intreccia con le antiche civiltà e le loro mitologie. Tracce di questa bevanda risalgono a ben 7.000 anni fa, come testimoniano residui scoperti in vasellame neolitico in Cina. Presso diverse culture antiche, l'idromele era considerato un elisir divino, associato a immortalità, forza e guarigione. Nella mitologia greca, il dio Dioniso era venerato come divinità del vino e dell'idromele, mentre i Vichinghi lo consideravano la bevanda prediletta di Odino e degli Einherjar, i guerrieri valorosi caduti in battaglia. Oltre al suo valore simbolico, l'idromele svolgeva un ruolo importante nella vita quotidiana di diverse popolazioni. Era consumato durante festeggiamenti, riti propiziatori e cerimonie funebri. La sua produzione e il commercio del miele favorivano gli scambi tra culture diverse, diffondendo conoscenze e tradizioni. Nel Medioevo, l'idromele era una bevanda popolare in tutta Europa, apprezzata da nobili e popolani. Con l'affinamento delle tecniche di produzione vinicola, l'idromele perse gradualmente il suo primato, pur mantenendo un ruolo importante in alcune regioni. Negli ultimi decenni, l'idromele ha vissuto una rinascita, grazie all'impegno di appassionati e apicoltori che ne riscoprono antiche ricette e ne propongono nuove varianti. Oggi l'idromele è apprezzato da intenditori e curiosi in tutto il mondo, che ne valorizzano il gusto unico e la ricca storia. L'idromele rappresenta più di una semplice bevanda: è un viaggio attraverso il tempo, un ponte tra culture diverse e un legame con la storia e le tradizioni del mondo. Un nettare antico che continua ad affascinare e conquistare il palato degli intenditori.