ACETO SAN VINCENZO (52)

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ACETO SAN VINCENZO (52)

Sale Price:€9.90 Original Price:€15.00

Le erbe aromatiche utilizzate in questo tipo di aceto, come il timo, il basilico e il rosmarino, hanno un sapore fresco e mediterraneo che si sposa bene con una varietà di ingredienti. Può essere utilizzato per esaltare il sapore del pesce o delle verdure. L'aceto aromatizzato è un modo semplice per aggiungere un tocco di creatività alle ricette; aggiunge una nota di sapore ricca e complessa che può elevare il sapore di qualsiasi piatto.

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ACETO aromatizzato per condimenti SAN VINCENZO (52)

INGREDIENTI:

Aceto, Thymus vulgaris, Ocimum basilicum, Rosmarinus officinalis, miele.

Flacone da 200ml

EAN 8059006720124

PIANTE UTILIZZATE:

Timo, Basilico, Rosmarino.


TIMO
(Thymus vulgaris)

L'uso in cucina del timo ha una storia lunga e ricca che risale a migliaia di anni fa. Le prime prove dell'uso del timo come spezia si trovano in Egitto, dove veniva utilizzato già nel 3000 a.C. Il timo era anche conosciuto nell'antica Grecia e Roma, dove veniva utilizzato in una varietà di piatti, tra cui carne, pesce, verdure e insalate. Nel Medioevo era una delle spezie più popolari in Europa. Veniva utilizzato in una varietà di piatti, tra cui zuppe, stufati, salse e marinate. Il timo era anche utilizzato per conservare carne e pesce. Nel Rinascimento divenne ancora più popolare, iniziò ad essere utilizzato ad essere utilizzato nella preparazione di piatti dolci, come torte e biscotti. Nel XIX secolo, il timo divenne ancora più accessibile, grazie all'aumento del commercio internazionale. Iniziò ad essere utilizzato in una varietà di piatti di tutto il mondo, da quelli tradizionali a quelli moderni. Il timo è noto per il suo sapore aromatico e terroso, e può aggiungere un tocco di sapore a qualsiasi piatto.


BASILICO
(Ocimum basilicum)

Il basilico è noto per il suo sapore fresco e piccante, che lo rende un'aggiunta ideale a una varietà di piatti. Ha un alto contenuto di vitamina K, potassio e manganese. Il basilico ha anche proprietà antiossidanti e antibatteriche. I primi riferimenti all'uso del basilico in cucina si trovano in India, dove la pianta è stata coltivata per secoli per le sue proprietà medicinali e aromatiche. I greci e gli egiziani importarono il basilico dall'India e lo usarono in una varietà di piatti, tra cui insalate, zuppe e salse. Nel Medioevo, il basilico era considerato una pianta sacra e veniva spesso usata nei rituali religiosi. Era anche usato come ingrediente in molti rimedi casalinghi per il mal di stomaco, il raffreddore e le infezioni. Nel Rinascimento, il basilico iniziò a guadagnare popolarità come erba aromatica in cucina. La sua fragranza fresca e il sapore piccante lo resero un'aggiunta ideale a una varietà di piatti, tra cui la salsa pesto, la pizza e il pollo al limone. Oggi, il basilico è una delle erbe aromatiche più popolari al mondo. Viene utilizzato in una varietà di cucine, tra cui quella italiana, asiatica e mediterranea.


ROSMARINO
(Rosmarinus officinalis)

Il rosmarino è un'erba aromatica perenne originaria del bacino del Mediterraneo. Gli antichi greci usavano il rosmarino per aromatizzare i loro piatti e lo consideravano anche una pianta medicinale con proprietà curative. Il rosmarino era infatti usato per trattare una varietà di disturbi, tra cui dolori muscolari, mal di testa e indigestione. I romani lo usavano per aromatizzare i loro vini e lo consideravano anche un simbolo di amore e fedeltà. Il rosmarino era spesso portato come ornamento dai giovani sposi e veniva anche utilizzato nei rituali religiosi. Nel Medioevo era considerato una pianta sacra e veniva spesso usato nei rituali religiosi. Era anche usato come ingrediente in molti rimedi casalinghi per il mal di stomaco, il raffreddore e le infezioni. Nel Rinascimento, il rosmarino iniziò a guadagnare popolarità come erba aromatica in cucina. La sua fragranza fresca e il sapore pungente lo resero un'aggiunta ideale a una varietà di piatti, tra cui carni, pesce, verdure e insalate. Oggi è una delle erbe aromatiche più popolari al mondo. Viene utilizzato in una varietà di cucine, tra cui quella italiana, mediterranea e francese. Il rosmarino ha un sapore pungente e aromatico che lo rende un'aggiunta ideale a una varietà di piatti. Ha anche un alto contenuto di antiossidanti, che possono aiutare a proteggere le cellule dai danni.


Aroma che arricchisce il gusto e ne migliora la sapidità.
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ACETI AROMATIZZATI

La scoperta dell’aceto risale certamente al 4000 anni A.C., i primi a darne conto sono gli Assiro Babilonesi, i quali scoprono, per caso, la fermentazione di frutta e verdura (uva, mele, pomodori, melograno, etc.) che acidificando si trasforma in un liquido alcolico acido e dal forte aroma. Il suo uso fu, inizialmente, per la sua componente acida, di conservante, additivo per potabilizzare l’acqua e curativo per molte patologie dell’epoca; solo in seguito fu introdotto nell’alimentazione come condimento. Sin da allora l’aceto ottenuto veniva arricchito con piante aromatiche e medicinali. Oggi in cucina gli impieghi dell’Aceto sono molteplici: serve per sgrassare salse troppo pesanti, rende più morbide le carni, e si usa anche per la cottura dei pesci d’acqua dolce. È anche larghissimo il suo impiego nelle marinate e nelle conserve dette appunto: sottaceti.

In breve:

  • L’aceto è parte integrante dell’alimentazione da millenni.

  • L’aceto manifesta proprietà conservanti ed antisettiche.

  • Il primo a darci notizia del suo uso farmacologico fu Ippocrate, che ne consigliava l’uso per sanare ferite e piaghe, ma anche come antitussivo e antinfettivo sistemico.

  • Il suo uso oggi come conservante e come antisettico è comprovato dalla ricerca scientifica. Nella prima guerra mondiale veniva usato come antinfettivo sistemico e gli va attribuita un’attività battericida su microrganismi potenzialmente letali.

  • L’aceto alimentare contiene componenti bioattivi (la cui varietà dipende dal tipo di aceto e dalle modalità d’invecchiamento), che ne fanno ipotizzare un importante ruo-lo per il mantenimento di benessere e salute.

Le formule dei nostri aceti aromatizzati risalgono al XII secolo e da allora appartengono alla tradizione monastica. La lavorazione e le tecniche di estrazione si rifanno a quell’antica esperienza ed, ancora oggi, usiamo la stessa metodologia. Otteniamo, così, un prodotto con aroma e gusto inconfondibili.

Può essere usato semplicemente come condimento per insalate o per cibi cotti. Per aromatizzare l’acqua e per arricchire un cocktail di gusto particolare, alcune gocce sul gelato ne accentuano il sapore.